E fu sera e fu mattina

Italia, 2014 - Film - 109 minuti

Per trovare, bisogna prima perdere.

Storia

“COSA FARESTI SE SAPESSI CHE TI SEPARANO POCHI GIORNI DALLA FINE?”

Giorni nostri. Colline di Langa. Sera. Ad Avila, un tranquillo paesino di 2.000 anime che regna in cima a una verde collina, si sta festeggiando in piazza, come ogni anno, la festa di Sant’Eurosia, patrona dei frutti della terra.

Il sindaco Nicola e il parroco Francesco (che vuole essere chiamato senza “Don”, perchè “Don” è solo Dio) danno dal palco il tanto atteso “via” all’inizio della festa e le tante persone sedute ai tavoli iniziano finalmente a mangiare.

Sceso in piazza, Francesco saluta con alcune strette di mano e qualche buona parola le tante persone che gli si parano davanti nella piazza e si dirige velocemente al bar del paese, colmo di gente come raramente capita, per incontrare Luisa, cameriera del bar e amica vera, la quale ha bisogno di parlargli.

Ma al bar del paese è successo qualcosa. Un evento eccezionale, di quelli che ad Avila non sono abituati a vedere spesso.

Gli occhi delle persone sono puntati sulla televisione del bar e paiono non volersi staccare per nessun motivo. E quando Francesco arriva al bar, la gente è già nel panico.

Arturo, il papà di Luisa, esce di corsa e agitato inizia a farneticare qualcosa a Francesco: “il sole” – “la benzina”. La gente impaurita si allontana sempre più dal bar.

La vita e la quotidianità delle 2.000 anime di Avila verrà letteralmente sconvolta e messa in discussione, obbligando ciascun singolo a cambiare e ridimensionare la propria esistenza. Nel bene e nel male.